Gatto smarrito e ritrovato grazie a Pet Detective!
Consuelo ci racconta la storia dello smarrimento di Leonida, gatto smarrito e ritrovato:
Leonida vive in appartamento. A causa di un trauma subito alla nascita è cauto e diffidente, anche se molto curioso, e non è “attrezzato” per la vita al di là della soglia di casa. Inoltre abitiamo a pochi passi da una strada statale e dai binari della ferrovia, in mezzo a capannoni industriali. Non proprio il massimo per un gattino che vuole esplorare il mondo…
Sono passati pochi giorni dal suo primo compleanno, è la notte del 20 luglio, il caldo è opprimente e le porte finestre che danno sulla grande terrazza sono aperte. Non ne facciamo un’abitudine, perché di notte non posso controllarlo per impedirgli di passeggiare sul parapetto, ma in questi giorni le temperature sono davvero troppo alte e il vecchio condizionatore da solo non riesce a contrastare il calore che di notte viene rilasciato dal tetto e dalle pareti.
Alle quattro del mattino sono svegliata da un tonfo e, temendo il peggio, vado subito in terrazza a vedere. Guardo giù ma non vedo niente, allora controllo in appartamento per essere sicura che Leonida non sia nascosto da qualche parte, e quando ho la conferma che non c’è mi precipito di sotto. Niente sotto la terrazza. Vado sul lato del condominio e solo per un istante lo vedo lì, mentre guarda in su, forse per cercare di capire come fare a tornare a casa… Ma è un attimo. Anche se mi sono avvicinata con cautela il rumore dei miei passi deve averlo spaventato e si allontana. Lo seguo, percorro lo stretto corridoio tra il condominio e lo stabile a fianco fino al retro della casa, dove c’è un piazzale, ma di Leonida nessuna traccia. Lo cerco e lo chiamo a lungo, senza risultato, e alle sei sono costretta a tornare a casa. Racconto al mio compagno quello che è successo e insieme tentiamo un’altra ricerca, ma invano. Presto lui deve partire per andare al lavoro, mentre io, che da libera professionista ho la fortuna di poter
gestire il mio tempo, preparo subito dei volantini, li affiggo per strada, li distribuisco dal veterinario e nel vicino negozio di animali, passo l’intera giornata sotto il sole cocente a parlare con i vicini, estendo la ricerca. Ma Leonida non si trova, e intanto il tempo passa. A questo punto inizia a essere difficile non farsi prendere dallo sconforto.Mi rendo conto di girare a vuoto e in modo del tutto casuale, e che così ho ben poche speranze di ritrovarlo, se non per un colpo di fortuna. E sulla fortuna non ho mai voluto contare molto. Torno a casa, cerco di scacciare la sgradevole sensazione che mi dà vedere l’appartamento vuoto, senza Leonida lì a osservarmi, e dato che per passione e per lavoro vivo di pane e internet, faccio quello che sono abituata a fare quando non riesco a risolvere un problema: una ricerca nel web. Trovo il vostro sito e leggo con attenzione tutte le fasi per la ricerca e il recupero di animali smarriti, mi annoto tutte le informazioni rilevanti per il mio caso e, visto che è disponibile una chat online, descrivo nel dettaglio a un’operatrice cosa è successo.
Clara mi spiega che con ogni probabilità Leonida è molto vicino a casa, nascosto e in fattore di silenzio, ovvero immobile nel suo nascondiglio, senza far rumore e senza rispondere al mio richiamo, perché spaventato e disorientato dal fatto di trovarsi in un luogo a lui non familiare. Mi dà anche indicazioni su come fare a recuperarlo in caso di ritrovamento.Prendo la sua coperta preferita e il trasportino per il recupero, una torcia per ispezionare tutti i possibili nascondigli, e avviso il mio compagno che sto uscendo per cercare di nuovo il gattino. Il mio compagno mi chiede di aspettare il suo ritorno perché vuole unirsi alla ricerca, così nel frattempo cerco di calmarmi e di ragionare a mente fredda. Non è facile, perché Leonida è lì fuori, sicuramente spaventato, probabilmente ferito, e io non ho nessuna idea di dove possa essere o di quanto gravi siano i danni riportati nella caduta.
Ma lui è una mia responsabilità, ed è compito mio ritrovarlo. Così mi impongo di mettere da parte l’emotività e di analizzare ancora una volta tutti i dati: le dinamiche dell’incidente, il comportamento di Leonida sotto stress e in ambienti sconosciuti, le informazioni ottenute dal vostro sito. Ora so che devo cominciare una ricerca capillare della zona immediatamente vicina alla casa, controllando in ogni nascondiglio, in modo metodico e organizzato. Di certo sapere cosa devo fare e il fatto stesso di poter organizzare la ricerca in modo sistematico e razionale mi ha aiutato a calmarmi, a mettere da parte la preoccupazione per concentrarmi sulla ricerca.Ho ripensato all’incidente, all’ultimo posto in cui avevo visto Leonida. L’ho perso di vista quando ho svoltato l’angolo per arrivare dietro casa, ma non poteva essere sparito nel nulla. Se avesse attraversato il piazzale, con ogni probabilità l’avrei visto allontanarsi. Poco dietro l’angolo c’è una gru, e tra la gru e la parete del condominio ci sono dei grossi contenitori da esterno rialzati. Quando si sente in pericolo Leonida si infila nel primo nascondiglio che trova, e la gru sembra proprio la scelta ideale, quindi decido che quella è la prima zona da controllare.
Appena il mio compagno torna a casa prendo torcia, trasportino e coperta e scendiamo per riprendere la ricerca. Guardo sotto la gru illuminando ogni angolo, ed eccolo proprio lì, che mi fissa impaurito da sotto uno dei contenitori. Con cautela mi infilo tra questi e la gru, riesco a infilare sotto un braccio preparandomi a morsi e graffi, ma Leonida si lascia prendere senza lottare e piano piano lo tiro fuori, attenta a non aggravare eventuali ferite. Lo riportiamo a casa nel trasportino, e una volta libero nell’appartamento già passa la paura, si pulisce, gira per le stanze, beve un po’ d’acqua. Ha il muso tutto pesto e zoppica lievemente da una zampa, ma non sembra ci siano danni gravi e decido di lasciarlo tranquillo per la notte.
Il mattino dopo nella sala d’attesa del veterinario Leonida sembra già aver dimenticato la brutta esperienza, tanto da volersi divertire un po’ alle spese di un povero Labrador, ma poi arriva il verdetto del medico: naso rotto, palato che nell’impatto si è aperto ma fortunatamente si sta già rinsaldando, zampa dolorante ma non rotta, niente trauma cranico. Poteva andare molto peggio.
Leonida ora si sta riprendendo velocemente, ha ricominciato a fare danni in appartamento, mi fa da segretario e sovrintende ai lavori domestici, mentre io e il mio compagno cerchiamo un modo per mettere in sicurezza la terrazza ed evitare altri spiacevoli incidenti.
Sono stata fortunata a ritrovarlo proprio dove pensavo che fosse, ma quel giorno ero già passata davanti a quella gru almeno una dozzina di volte, e se non avessi saputo quello che so ora dopo aver consultato il vostro sito e ricevuto indicazioni personalizzate nella chat, probabilmente avrei smesso di cercare lì e avrei spostato le ricerche più lontano, mentre
Leonida era ferito e spaventato proprio sotto casa…sono felice, un gatto smarrito e ritrovato grazie ai vostri consigli.Per esperienza so bene che le giuste conoscenze e le tecniche corrette sono fattori cruciali di successo per qualsiasi cosa si voglia intraprendere, incluso il ritrovamento dell’amato cucciolo di casa, ma so anche che chi possiede queste competenze non sempre è disposto a condividerle con altri, quindi grazie, grazie di cuore a Clara e allo staff di Pet Detective, anche da parte di Leonida!
Consuelo
Un gatto smarrito e ritrovato tramite il know how di Pet Detective. Grazie Consuelo per la fiducia riposta nei nostri metodi e per la testimonianza di un caso di successo.
Se anche tu hai smarrito i tuo gatto o cane e vuoi utilizzare le stesse procedure e tecniche di ricerca dei nostri Pet Detective compila il profiling online GRATUITO che trovi al seguente link: INIZIA IL PROFILING e segui le istruzioni della GUIDA AL RITROVAMENO.